La Gabbianella Onlus, nata a Roma il 3 dicembre 1997, si propone di tutelare, promuovere e sviluppare la cultura del Sostegno a Distanza (SaD) quale pratica di solidarietà responsabile attraverso il coordinamento di una rete di Associazioni che realizzano Progetti di “Sostegno a Distanza” in circa 80 paesi di Europa, Asia, Africa e America Latina.
Il nome “La Gabbianella” si ispira al libro di Luis Sepùlveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, racconto incentrato sui valori dell’amicizia e della solidarietà.
La Gabbianella Onlus ha promosso la Carta dei Principi per il Sostegno a Distanza sottoscritta dalle Associazioni aderenti per tutelare i sostenitori – garantendo la trasparenza nella gestione e nella destinazione delle loro donazioni – e per garantire i beneficiari affinché abbiano l’opportunità di acquisire capacità e autonomia tramite progetti ispirati alle loro reali esigenze e seguiti e verificati dalle Associazioni.
La Gabbianella Onlus non ha scopo di lucro, neppure indiretto, ha finalità di solidarietà sociale; è un’associazione democratica, aconfessionale e apartitica e ha come principio fondamentale il rispetto dell’autonomia, dell’identità e della specificità delle singole associazioni e persone che ne fanno parte.
La Gabbianella Onlus coordina e rappresenta le Associazioni e le persone che ne fanno parte allo scopo di promuovere e favorire:
• gli interventi di Sostegno a distanza che nascano da esigenze reali in loco, che diano l’opportunità a chi è aiutato di acquisire capacità e autonomia, che coinvolgano le comunità locali, che siano seguiti e verificati da un referente in loco;
• l’Educazione alla Mondialità e alla Solidarietà affinché bambini e giovani imparino a vivere insieme nel rispetto reciproco e senza discriminazione;
• lo sviluppo equo nel campo sociale, economico e politico di ogni Paese nel rispetto delle diversità culturali;
• lo scambio di esperienze, la conoscenza, il confronto, lo spirito di amicizia e la collaborazione fra le associazioni, valorizzando le reciproche differenze;
• una responsabile diffusione di notizie, anche da parte dei mezzi di comunicazione, sulle realtà più povere del mondo, nel rispetto della dignità umana e delle identità culturali delle persone interessate;
• la sollecitazione delle istituzioni locali, nazionali e internazionali ad azioni concrete nei confronti dei bambini, delle loro famiglie e comunità per intervenire nella soluzione del grave problema dell’infanzia vittima di guerre, povertà, sfruttamento e abuso.