Il progetto di sostegno a distanza nasceva nel 1994 con il Cric – Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione parallelamente ad un progetto di sostegno e valorizzazione dell’identità e della cultura Miskita sulla Costa Atlantica del Nicaragua.
Inizialmente il progetto prevedeva il sostegno a gruppi di minori orfani identificati all’interno delle comunità del Rio Coco e consisteva sia nell’acquisto di beni di prima necessità (medicinali, materiale scolastico, ecc), sia contribuiva al sostegno economico delle famiglie locali che si prendevano in carico i bimbi, anche attraverso iniziative che sostenessero attività produttive all’interno delle comunità stesse. In quel periodo si era ottenuto, parallelamente all’aiuto di famiglie italiane, un apporto del Pma (Programma Mondiale Alimenti) che provvedeva un sostegno alimentare alle stesse comunità .
Inizialmente non c’era una corrispondenza diretta tra genitore italiano e minore nicaraguese, bensì il contributo delle famiglie italiane era di sostegno ad un progetto più allargato, rivolto più ad un appoggio globale alle comunità di cui gli orfani facevano parte.
Con il tempo si evidenziò che questo tipo di iniziativa creava qualche difficoltà nel trovare sostegno economico dall’Italia, soprattutto perché le famiglie italiane spesso richiedevano più visibilità sul singolo minore, piuttosto che sull’intera comunità.
Fu così che dal 1998, periodo in cui si verificò l’uragano Mitch in Nicaragua, cambiò l’approccio al sostegno a distanza, che diventò un sostegno diretto da famiglia italiana a bambino nicaraguese. Con questa ultima modalità di approccio, la famiglia italiana finanziava con una retta mensile (circa 40 €) l’acquisto dei beni di prima necessità per il minore, che veniva comunque assistito localmente da una famiglia nicaraguese. Sempre nel 1998 veniva stilata una lista di nuovi orfani, concentrati nella stessa area di Puerto Cabezas, viste le difficoltà ed i costi sostenuti negli anni precedenti a raggiungere le lontane comunità del Rio Coco. Risultavano spesso più onerose le spese di trasporto dei beni di prima necessità rispetto al costo dei singoli beni acquistati per i bimbi.
Nel 1998 il modello di sostegno cambia e si cerca di iniziare ad alimentare un rapporto di corrispondenza tra la famiglia italiana ed il minore nicaraguense. Inizia una corrispondenza epistolare e la circolazione di foto tra i minori e le famiglie italiane. Il tutto viene gestito tra un responsabile locale nicaraguese, che si occupa dell’acquisto dei beni e dei contatti con i bimbi, ed un responsabile italiano, che fa pervenire la corrispondenza ed il materiale alle famiglie in Italia.
Il responsabile locale del progetto verifica le necessità del minore presso la famiglia nicaraguense, acquista e da visibilità dei beni acquisiti per il sostenimento del minore al responsabile italiano, che a sua volta ne dà visibilità alle famiglie italiane.
Nel 2007 nasce l’Associazione Tininiska Italia fondata da alcuni volontari del Cric ed ha lo scopo di mirare i suoi interventi sulla regione dell’Atlantico Nord del Nicaragua. Il progetto di sostegno a distanza passa quindi dal Cric a Tininiska Italia mantenendo sostanzialmente le stesse caratteristiche, visto che viene gestito dalle stesse persone.
Attualmente sono sostenuti a distanza 19 minori nella località di Puerto Cabezas e 3 nella comunità di Krukira che comunicano con regolarità con i loro sostenitori. La maggior parte di questi minori provengono da famiglie il cui decesso del padre o della madre è stato causato dalle estreme condizioni di povertà delle famiglie stesse (carenza di medicinali di prima necessità e possibilità di assistenza sanitaria) e alle catastrofi naturali che hanno flagellato il paese nell’ultimo decennio (uragano Mitch ed uragano Felix).
Come funziona attualmente l’adozione.
Attualmente il sostegno viene seguito localmente dall’Associazione Culturale Tininiska nicaraguense, l’interlocutore principale locale del progetto ed in Italia dall’Associazione Tininiska Italia Onlus.
Un membro dell’Associazione Tininiska nicaraguense visita e segue periodicamente i minori, verificandone le necessità e le urgenze.
Periodicamente vengono consegnati alla famiglia locale a cui è affidato il minore, alcuni beni di prima necessità quali alimenti e medicine e viene consegnato loro un importo in danaro. Generalmente si suddivide l’ammontare mensile in un 50% mediante l’acquisto di beni di prima necessità ed il 50% consegnato in danaro direttamente alla famiglia locale per le necessità scolastiche(retta scolastica, libri, quaderni, ecc.).
Periodicamente avviene uno scambio epistolare tra il minore adottato ed il genitore italiano, oltre ad essere inviata una foto del minore in Italia.
In Italia, l’Associazione Tininiska Italia Onlus, si fa carico di gestire la comunicazione dei minori con le famiglie adottive e la raccolta delle quote per il progetto.
In generale ciascun minore viene sostenuto fino all’età di 17 anni, età per la quale si decide se proseguire la continuazione del sostegno tramutando quest’ultimo in una eventuale borsa di studio che consentirebbe al minore di continuare un percorso educativo.
La nostra referente in Nicaragua, Jesyica, è molto attenta che le donazioni avvengano in modo corretto e raccoglie in loco tutta la corrispondenza che i sostenitori ricevono. Molti dei minori sostenuti dal progetto provengono da situazioni di estrema povertà e molti di loro sono stati soggetti a traumi infantili, oltre che a situazioni di denutrizione nei primi anni di vita. Questo spiega il motivo per cui molti di loro abbiano un certo ritardo nel loro iter scolastico. Per un maggiore ampliamento degli obiettivi del progetto, si è deciso che una percentuale dei minori sostenuti (circa il 10 %) siano soggetti portatori di handicap (2 minori su 22 sono in questa condizione).
Miglioramento del progetto.
Attualmente, le azioni che si stanno compiendo per migliorare il processo di sostegno a distanza in generale, sono le seguenti:
• Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione in Italia per il sostegno a distanza, esprimendo i valori e le motivazioni che spingono l’Associazione Tininiska Italia Onlus a sostenere questo tipo di progetto. E’ molto importante sottolineare che il sostegno viene comunque inserito in un contesto in cui l’Associazione Tininiska Italia Onlus è presente con altre azioni e che gli aiuti vengono portati e dati nel paese dove si trova il minore, senza che questo debba abbandonare il proprio contesto familiare, sociale e culturale, favorendo così lo sviluppo della stessa comunità locale. Non si tratta solo di un aiuto economico, ma richiede anche un coinvolgimento attivo attraverso la responsabilizzazione del sostenitore.
• Creazione di una rete tra le famiglie adottive in Italia, in modo da scambiare punti di vista, significati e idee su ciò che per ciascuna può significare il sostegno a distanza, in modo da creare una relazione costruttiva e matura tra famiglia e minore, evitando il più possibile un approccio di tipo assistenziale o puramente economico.
• Realizzazione di una struttura consolidata in Italia per i miglioramento la relazione e la comunicazione con le famiglie, per promuovere la campagna sostegno e gestire la raccolta dei fondi;
• Realizzazione del consolidamento della struttura locale nicaraguese per la gestione ottimizzata degli acquisti dei beni di prima necessità per i bimbi, la gestione locale della contabilità e la raccolta del materiale informativo sulla vita degli minorii.
Come sostenere il progetto.
Il sostegno può essere effettuato da famiglie, individui o gruppi di individui verso un minore nicaraguese. Il minore viene assegnato in base a criteri di necessità ed in base al tempo di attesa per il quale il minore attende un genitore adottivo. Il soggetto/i interessati all’sostegno contribuiscono con una retta mensile di 40 euro al mese, permettendo al minore di vivere stabilmente in una famiglia nicaraguense (quasi sempre di parenti) e di andare a scuola.
E’ possibile aderire al sostegno di un minore della costa atlantica del Nicaragua compilando la seguente scheda e inviandola all’att.ne di Valentina Raffa e Gianpaolo Miele all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nel più breve tempo possibile vi verrà inviata una scheda con le generalità e la situazione del bambino assegnato.
La scheda di adesione da compilare è la seguente:
SCHEDA DI ADESIONE (Fac-Simile)
Cognome e nome.........................................
Indirizzo........................................................
Tel…………………………………………..
E-mail: ………………………………………
Chiedo di partecipare alla "Campagna di sostegno a distanza di un bambino nicaraguense" promossa dall’ Associazione Tininiska Italia Onlus
Mi impegno a versare:
1. euro 40 mensili per ............. anni (minimo due anni)
2. euro 120 ogni tre mesi per ................................anni;
3. euro 240 ogni sei mesi per ................................anni;
4. euro 480 annui per ........................................... anni.
Sarei interessato ad entrare in relazione con il bambino adottato:
Se si:
1. Ricevendo una scheda informativa periodica
2. Con uno scambio epistolare
3. Andando a visitare il bambino o il progetto
I versamenti dovranno essere effettuati attraverso un bonifico intestato a
Associazione Tininiska Italia Onlus
C.C Bancario:
Banca Popolare Etica
CIN: U
ABI: 05018
CAB: 03200
Conto: 000000120882
IBAN: IT04 U050 1803 2000 0000 0120 882
Indicando il nome del minore sostenuto ed il periodo per il quale si effettua il versamento.
Per informazioni inerenti il progetto rivolgersi a
Valentina Raffa / e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gianpaolo Miele / e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per le detrazioni fiscali ed il 5% si può fare riferimento a:
Associazione Tininiska Italia Onlus
c.f.: 97458730583
Per un eventuale ritiro dal progetto si prega il sostenitore di effettuare comunicazione almeno 3 mesi prima, in modo da consentire l’assegnazione del minore ad altro sostenitore, garantendo la continuità del sostegno al minore stesso.